Momenti di caos per la protesta inscenata dai parenti di Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino alla stazione di Napoli. I familiari dei tre uomini di cui non si hanno notizie dal gennaio scorso hanno occupato 2 binari, il 19 e il 20, della Stazione centrale di Napoli impedendo la partenza del treno Frecciarossa 9620 diretto a Milano e di un altro Frecciarossa diretto a Salerno.
La polizia ora sta prelevando di peso le donne e le ragazze della famiglia Russo e Cimmino, mentre Daniele Russo, fratello di Antonio e figlio di Raffaele, si è infilato sotto un treno per impedirne la partenza e stanno cercando di convincerlo a uscire. Sono volati calci e pugni. Qualche ora prima, Silvana Russo, moglie di Raffaele e madre di Antonio, ha poi accusato un malore ed è stata assistita dai suoi familiari. Invece, Vanessa Cimmino, moglie di Vincenzo, sta andando in Prefettura a Napoli per un incontro accompagnata da altri 3 parenti.
“Chiediamo per l’ennesima volta, dopo 9 mesi, per pietà, per carità, aiutateci perché non ne possiamo più”. È l’appello di Serena, cugina di Vanessa Cimmino, moglie di Vincenzo Cimmino, lancia dai binari della Stazione centrale di Napoli. “Non ne possiamo più, i responsabili dei rapimenti sono stati individuati, ma le istituzioni italiane non fanno pressione per farsi dire che fine hanno fatto I nostri parenti. Siamo pronti a tutto anche a bloccare l’aeroporto e l’autostrada”.