L’ondata di gelo arrivata in questa fine di ottobre darà un sapore invernale a questo periodo e il maltempo rovinerà il Ponte di Ognissanti. Ma l’inverno vero e proprio arriverà solo fra qualche mese. Già perché stando alle previsioni a lungo termine degli esperti avremo una partenza invernale molto mite e solo successivamente il gelo e la neve si scateneranno su tutta la Penisola.
A quanto pare avremo una prima parte dell’inverno con una media delle temperature più alte della norma e moltissime precipitazioni. Fra dicembre e gennaio avremo lunghe fasi piovose con neve che cadrà in montagna da quota 1000 sulle Alpi e quota 1500 sugli Appennini. La faccia più dura dell’inverno la vedremo fra fine gennaio e febbraio quando il temibile Burian si affaccerà nuovamente, proprio come è accaduto lo scorso anno, sull’Italia. Il vortice polare sostenuto dal gelo russo porterà abbondanti nevicate su gran parte del nostro Paese sulle coste e sulle città.
Questo quadro non esclude che anche a dicembre delle correnti gelide possano interessare il nostro Stivale, ma saranno però ondate di breve durata che si inseriranno in un contesto tutto sommato mite dal punto di vista termico. Se queste previsioni saranno confermate il 2018 diventerà così uno degli anni più caldi della Storia. Non un bel risultato. E conseguenza è lo stratwarming, ossia il riscaldamento anomalo dell’alta atmosfera, responsabile del movimento verso di noi di masse d’aria gelida. A quanto pare quindi sentiremo più freddo nei prossimi mesi perché purtroppo in generale fa più caldo.