Ha violentato per 30 volte una bambina di appena 4 anni e ha filmato lo stupro. Responsabile dell’orrore è Jason Daron Mizner, 44 anni. La vicenda si è consumata a Brisbane, in Autstralia. Il giudice Leann Clare, incaricato di seguire il caso, ha voluto esaminare le riprese effettuate dall’orco per poter stabilire la giusta condanna da infliggere all’imputato. Durante la visione, però, la donna sarebbe rimasta sconvolta, tanto da lasciare l’aula senza prendere una decisione.
Per giustificare il suo gesto, il giudice avrebbe riferito che “sarebbe meglio mettere un po’ di distanza tra la visione di quel filmato e la consegna del giudizio in modo che questo non condizioni troppo la sentenza”. I pubblici ministeri per Mizner, accusato di 60 crimini sessuali contro minori, di cui 30 video-ripresi, hanno chiesto la condanna al carcere a vita. L’uomo ha consumato le violenze ed effettuato le registrazioni nei primi anni 2000, dopo aver instaurato una relazione con la madre della piccola vittima. La donna si era accorta dell’orrore subito dalla figlia, durante una vacanza in Thailandia. Immediata la denuncia alle autorità locali. Sul posto Mizner ha scontato 11 anni di prigione. Poi è stato trasferito a Brisbane.
La difesa ha invece avanzato una richiesta di riduzione della pena per l’imputato. Sostiene che il 44enne sia stato torturato in carcere. Inoltre ha sostenuto che Mizner abbia compiuto gli stupri a causa di un danno cerebrale riportato a seguito di un incidente avvenuto in moto all’età di 21 anni. Il giudice Clare ha respinto la teoria della tortura e ha sottolineato che “anche un basso rischio di recidiva quando si tratta di stuprare i bambini è un rischio notevole da affrontare. Quando si tratta di un rischio medio-alto è allarmante”.