Era una giornata di festa trasformatasi in una tragedia che ha distrutto un’intera famiglia. La festa di Ognissanti aveva raccolto in un’unica villetta nonni, padri, madri, figli, zii e nipoti, l’edificio che è poi diventata la “fossa comune” della famiglia Giordano, che ora maledicono quella casa di campagna che fino a ieri notte era stato il ritrovo di altre riunioni di famiglia.
A perdere la vita Antonio Giordano , 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni. I loro figli Marco, 32 anni e Monia, 40 anni. Monia è sposata con Luca Rughoo i due hanno due figli: Francesco, 3 anni, morto anche lui, e Manuela 13 anni, sopravvissuta perchè era col padre e la cugina Asia a comprare dei dolci quando si è scatenata la bomba d’acqua e fango del fiume Milicia.
Nella strage è morta anche Nunzia Flamia, 65 anni, madre di Luca. Sono morti anche Stefania Catanzaro, 32 anni, moglie di Giuseppe Giordano (figlio di Antonio e Matilde) che è sopravvissuto perchè scaraventato su un albero dalla violenza dell’inondazione, e i loro figli Rachele, di un anno e Federico di 15. È sopravvissuta perchè era con lo zio l’altra figlia Asia di 12 anni.
Giuseppe, unico sopravvissuto alla tragedia ha raccontato all’obitorio del Policlinico, gli attimi fatali della tragedia di Casteldaccia. “Mi sono accorto – racconta – che l’acqua stava entrando a casa. A tutti ho detto: andiamo subito via. Ma, appena ho aperto la porta, sono stato investito da un fiume d’acqua che mi ha catapultato fuori. Mi sono aggrappato a un albero. Così sono sopravvissuto”.