Scommesse e mafia: 68 arresti tra Bari, Catania e Reggio. In manette anche un cantante. I NOMI

Blitz con 68 arresti tra Puglia Calabria e Sicilia oggi 14 novembre. Disarticolata rete criminale mafiosa che gestiva il gioco d’azzardo. Vasto sequestro di beni in Italia e all’estero per oltre un miliardo. Il volume delle giocate, riguardanti eventi sportivi e non, scoperto dagli investigatori di Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, è superiore ai 4,5 miliardi di euro.

I destinatari dei provvedimenti cautelari sono tutti importanti esponenti della criminalità organizzata pugliese, reggina e catanese, oltre a diversi imprenditori e prestanome. Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri stanno inoltre eseguendo una ottantina di perquisizioni in diverse città. I reati contestati, a vario titolo, vanno dall’associazione mafiosa al trasferimento fraudolento di valori, dal riciclaggio all’autoriclaggio, dall’illecita raccolta di scommesse on line alla fraudolenta sottrazione ai prelievi fiscali dei relativi guadagni.

Dalle indagini è emerso che i gruppi criminali si erano spartiti e controllavano, con modalità mafiose, il mercato delle scommesse clandestine on line attraverso diverse piattaforme gestite dalle stesse organizzazioni. Il denaro accumulato illegalmente, il cui percorso è stato monitorato dalla Guardia di Finanza, veniva poi reinvestito in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all’estero intestati a persone, fondazioni e società, tutte ovviamente schermate grazie alla complicità di diversi prestanome. E proprio per rintracciare il patrimonio accumulato ed effettuare i sequestri è stata fondamentale la collaborazione di Eurojust e delle autorità giudiziarie di Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curacao, Serbia, Albania, Spagna e Malta.

A Catania gli arrestati sono 28. In particolare 25 nelle province di Catania, Messina e Siracusa, riconducibili direttamente o indirettamente al clan Cappello. I NOMI. Questi gli arrestati in Sicilia: Anna Aurigemma, Salvatore Barretta, Orazio Bonaccorso, Antonio Chillè, Federico Di Ciò, Carmelo Di Salvo, Danilo Mario Giuffrida, Simone Insanguine, Gaetano Liottasio, Angelo Fabio Mazzerbo, Riccardo Tamiro, Giovanni Orazio Castiglia, Davide Cioffi, Giovanni Conte, Santo D’Agata, Gino Vincenzo D’Anna, Andrea Di Bella, Giovanni Di Pasquale, Antonino Iacono, Francesco Nania, Antonino Russo, Pietro Salvaggio, Angelo Antonio Susino, Salvatore Truglio, Carmelo, Giuseppe Gabriele e Vincenzo Placenti.

A Bari, invece, sono finiti in carcere 16 persone, tra cui il cantante neomelodico Tommy Parisi (nella foto). Si tratta di Vito, Francesco, Mariano e Michele Martiradonna (uno dei capoclan di Bari Vecchia e i suoi figli), Giovanni Paolo Memola e Tommy Parisi (figlio del boss di Japigia). Ai domiciliari Michele Buontempo, Francesco Catacchio, Michele Cinquepalmi, Santino Concu, Giuseppe De Candia, Alessandro Di Bello, Mariella Franchini, Giuseppe la Gala, Raffaele Tagliente.

In Calabria sono 18 i fermati dalla DDA di Reggio Calabria. Si tratta di: Paolo Sipone, nato a Roma cl. 1965; Giuseppe Decandia, nato ad Altamura (BA) cl. 1975; Domenico Tegano, nato a Reggio Calabria cl. 1992; Bruno Danilo Natale Iannì, nato a Reggio Calabria cl. 1992; Domenico Aricò, nato a Reggio Calabria cl. 1968; Carmelo Caminiti, nato a Reggio Calabria cl. 1961; Francesco Franco, nato a Reggio Calabria cl. 1992; Antonio Zungri, nato a Rosarno cl. 1971; David Laruffa, nato a Rosarno cl. 1973; Giuseppe Abbadessa, nato a Rosarno cl. 1973; Santo Furfaro, nato a Gioia Tauro cl. 1966; Francesco Sergi, nato a Palmi cl. 1978; Antonio Ricci, nato a Bari cl. 1976; Gabriele Caliò, nato a Catanzaro cl. 1979; Danilo Sestito, nato a Catanzaro cl. 1981; Davide Schembri, nato ad Agrigento cl. 1974.

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