Olbia. Ha vissuto con la mamma deceduta da ormai sei mesi. La scoperta choc è avvenuta a Olbia. Disposta per domani l’autopsia sul corpo di Maria Antonia Sanna – questo il nome della donna – pensionata di 68 anni.
La 68enne è stata trovata ieri sul suo letto, praticamente mummificata, nella casa dove suo figlio, Davide Derosas, l’aveva lasciata, chiusa a chiave in una stanza invasa dai rifiuti.
L’uomo, operaio di 43 anni, dopo essere stato interrogato dalla pm del Tribunale di Tempio Pausania, Sara Ghiani, è stato sottoposto a una visita psichiatrica. Per mesi ha vissuto una vita apparentemente normale. Il lavoro, le serate come batterista nella rock band File, gli amici. Poi tornava a casa. E spesso non osava nemmeno varcare la soglia: dormiva in auto.
Agli agenti della Polizia locale e del commissariato di Olbia, arrivati nella sua abitazione domenica mattina dopo una segnalazione dei vicini di casa, Derosas ha chiesto aiuto. Aveva passato un’altra notte in macchina, parcheggiato davanti alla villetta.
I vicini avevano visto la macchina ferma lì con un uomo all’interno, e avevano avvisato le forze dell’ordine, temendo un malore. Invece Davide Derosas stava bene. Inizialmente il 43enne ha cercato di dissuadere gli agenti, rassicurandoli che non c’era nessun motivo perché entrassero in casa.
Poi ha ceduto. Ha ammesso che all’interno c’era il cadavere della mamma, morta molto tempo prima. Gli uomini in divisa hanno così aperto la porta. Ciò che hanno trovato ha dell’incredibile: rifiuti e sporcizia ovunque, e il corpo in stato di decomposizione della madre nella stanza da letto. Sul posto anche gli esperti della Scientifica mentre Derosas è stato preso in consegna dagli agenti del commissariato di Olbia, guidati dal vice questore Fernando Spinnici. L’uomo è stato interrogato dalla pm che ha disposto la visita psichiatrica. Contro di lui potrebbero scattare le accuse di occultamento di cadavere e omissione di soccorso.