Tenta di violentare la ex, poi con l’aiuto dell’amico inizia a perseguitarla e minacciarla. In manette sono finiti E.A, classe ’45, e S.I., classe ’84, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati aggravati e continuati di atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e tentata violenza sessuale.
La misura è scaturita a conclusione di una breve, ma intensa, indagine, avviata all’inizio del corrente mese, a seguito di denuncia sporta da una donna – con la quale E.A. aveva avuto una relazione sentimentale -, che permetteva dì acquisire inconfutabili elementi dimostrativi di una reiterata attività persecutoria svolta dallo stesso, con l’aiuto di S.1., nei confronti della donna.
Gli indagati ponevano in essere una serie di comportamenti violenti, minacciosi e molesti, oltre ad una tentativo di violenza sessuale (in tal caso il solo E.A.), cagionando alla vittima un grave stato di ansia, paura e sofferenza, incompatibili con le normali condizioni di vita, cosi costringendola a modificare le proprie abitudini quotidiane ed a trasferirsi in altra dimora.
All’atto del fermo, presso l’abitazione dell’Esposito venivano rinvenute e sottoposte a sequestro una baionetta per fucile Mauser e una pistola semiautomatica a salve, senza tappo rosso, utilizzate dai soggetti per le condotte minatorie. Nella giornata odierna, l’ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, condividendo pienamente le risultanze investigative, disponeva la prosecuzione della custodia in carcere nei confronti di entrambi i soggetti.