Appalti truccati nella vendita di apparecchi medici all’ASL Napoli 1. Arrestati dirigenti medici, imprenditori e collaboratori. La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito a un provvedimento di custodia cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 6 soggetti. Sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, alla turbata libertà degli incanti e alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con riferimento a plurime forniture di apparecchiature elettromedicali.
L’inchiesta ha riguardato le procedure di approvvigionamento di strumentazioni mediche destinate all’ “Ospedale del Mare” e a ulteriori presidi sanitari dell’ASL Napoli 1 Centro, coinvolgendo personale della medesima Azienda Sanitaria e facoltosi imprenditori campani. Sono in corso di esecuzione perquisizioni, nonché il sequestro di beni mobili e immobili riconducibili alle società e agli indagati per assicurare alle casse dello Stato gli oltre 850.000 euro costituenti l’illecito profitto.
A finire in manette:
- DI VICO Loredana nata a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 3 aprile 1963;
- 2) DELL’ACCIO Vincenzo nato a Napoli il 13 agosto 1968;
- 3) DELL’ACCIO Rosario nato a Napoli il 17 dicembre 1965;
- 4) FERRIGNO Gennaro nato a Napoli il 10 settembre 1986;
- 5) DELL’ACCIO Antonio, nato a Napoli il 18 settembre 1938;
- 6) DELL’ACCIO Claudia, nata a Napoli il 17 gennaio 1978;
Tutti gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione. Il procedimento origina da plurime segnalazioni pervenute al NucleoGdiF Napoli in ordine a procedure di favore per l’acquisto di beni strumentali dialto costo da destinare a reparti di ospedali della ASLNA1 Napoli Centro.
Le indagini – condotte dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli – Gruppo Tutela Spesa Pubblica – sezione anti corruzione, coordinate dalla Procura di Napoli – consentivano di individuare in Loredana DiVico Dirigente della Unità Operativa Complessa “Acquisizione beni e servizi” dell’ASL Napoli 1 Centro il responsabile delle procedure di favore. La Di Vico Loredana era legata da relazione affettiva e da cointeressenze con Dell’AccioVincenzo gestore – unitamente a componenti della propria famiglia e di un fidato collaboratore – di un Gruppo di Società amministrate da prestanomi (L.G.A. S.r.l.”, “MAFLAMED S.r.l.”Vicamed srl, Frag Hospital srl), esercenti attività di impresa nelsettore della rivendita di articoli medicali.
Il sodalizio risultava così in grado di influenzare la gestione delle procedure di approvvigionamento di materiali sanitari da parte della ASL NAPOLI 1 Centro di Napoli, procurando elevatissimi benefici economici ai propri componenti, in grado di fare acquistare per il tramite delle dette società di intermediazione, macchinari elettromedicali a un prezzo pari sino a 300 % di quello di mercato. Il sistema si reggeva sulla attribuzione di indebiti vantaggi corruttivi al dirigente amministrativo Loredana Di Vico e a dipendenti della stessa amministrazione. Primi approfondimenti sulle criticità delle procedure oggetto di indagine sono stati condotti dalla polizia giudiziaria secondo linee guidafissate dall’ANAC. Ulteriori segnalazioni pervenivano anche dalla Sezione PG aliquota CC della Procura; dagli Uffici ispettivi della ASNA1 CENTRO; da privati cittadini esperti del settore in ragione di pregresse esperienza di lavoro presso gli uffici pubblici preposti.
Il GIP ha disposto il sequestro preventivo per equivalente del profitto dei reati contestati per oltre 800.000 euro nei confronti degli indiziati e delle società da questi gestite per la consumazione degli illeciti. In data odierna sono state eseguite perquisizioni domiciliari su quindici obiettivi per individuare modalità di reimpiego delle somme illecitamente percepite.