E’ morto all’ospedale Cannizzaro di Catania Davide Calogero, il 21enne rimasto gravemente ustionato lo scorso 16 novembre in uno stabilimento della “Ro.fe.me”, ditta che si occupa del trattamento e riciclo di materiali ferrosi. Il giovane aveva riportato ustioni di terzo grado praticamente su tutto il corpo. Era ricoverato da 11 giorni nel reparto grandi ustionati del nosocomio catanese.
Sembra che Davide sia stato investito da una fiammata mentre stava vendendo ferraglia raccolta in strada, com’era solito fare per sbarcare il lunario. Le circostanze dell’incidente però sono poco chiare. Quando si è verificata la tragedia, infatti, non c’era nessuno e il luogo non è coperto dalle telecamere installate all’interno del perimetro aziendale. Però sembra certo che la fiammata sia scaturita dalla pressa che stava lavorando su alcuni rottami.
L’ipotesi principale degli investigatori è che nella pressa si trovasse per motivi misteriosi una tanica di benzina o, ancora più probabilmente, un’autovettura da demolire il cui serbatoio non era stato svuotato. E’ bastato il lavoro della macchina per provocare la scintilla che ha provocato l’effetto “lanciafiamme”. È stato aperto un fascicolo e la pressa è stata sequestrata. Se le ipotesi investigative venissero confermate dai rilievi, difficile pensare che in questa tragedia qualcuno non abbia avuto gravi responsabilità. Da qui i nove indagati per omicidio colposo.