Truffa, riciclaggio e turbativa d’asta ma non solo. Nel centro accoglienza non si consumavano solo questi reati ma ben altri che forse non hanno a che fare solo con la legge ma con il rispetto della vita umana. Nel centro i migranti veniva omaltratatti, vivevano in condizioni igieniche pessime e venivano nutriti con cibo scadente. Ora, dopo il presidente e la sua compagna, Alfonso De martino e Rosa Carnevale, anche Aniello Pirozzi, responsabile della onlus «Un’ala di riserva», è indagato per maltrattamenti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Il pm contesta ora a Pirozzi, candidato a Giugliano m una lista civica alle ultime elezioni, il reato di maltrattamenti. Nella struttura non agibile l’acqua veniva distribuita attraverso cinque boccioni da dispenser di cinque, non sigillati e privi di tappo, mancava inoltre il necessario previsto per la cura della persona e delle cose. Scarsa anche l’assistenza medica. Presto in Procura a Napoli saranno convocati funzionari di Regione e Prefetture di Caserta e Napoli. Si pensa infatti che qualche dipendente infedele abbia indirizzato verso questi centri i migranti ben sapendo che non fossero assolutamente idonei.