Scandalo nelle scuole: studentesse si prostituiscono per copiare i compiti in classe

Rischia di sollevare un polverone il sondaggio lanciato dal sito Skuola.net: studenti vendono il proprio corpo in cambio di favori tra i banchi di scuola. Per lo più ragazzine, ma non solo. Il sondaggio è stato effettuato dal portale u un campione di 14mila ragazzi dagli 11 ai 19 anni.  Circa l’8% degli intervistati dichiara infatti che nella propria scuola c’è un compagno o una compagna che ha venduto il proprio corpo in cambio di qualcosa: il 5% dice di conoscerne più di uno mentre il 3% parla di casi isolati.

Dai racconti degli amici o tramite esperienze dirette, gli adolescenti riferiscono che il 26% di quei rapporti a pagamento avviene con coetanei ma il 48% anche con persone molto più grandi e il 40% con sconosciuti. Tra coloro che conoscono ragazzi pronti a prostituirsi, c’è un 8% che ne ha approfittato e racconta di aver voluto provare, solo per una volta, ad avere rapporti dando qualcosa in cambio. C’è anche un 15% che, invece, assicura di farlo abitualmente.

Come avviene lo scambio? Nella maggior parte dei casi non avviene in soldi: se i primi contatti partono tra i banchi di scuola infatti, come accade in 6 casi su 10, la richiesta è quella di ricevere soprattutto favori. Uno su 3, il 33%, vende il proprio corpo in cambio di aiuti a scuola come compiti da copiare e ripetizioni. C’è poi un 14% che lo fa per ricevere una ricarica telefonica e il 19% per denaro. Questi incontri avvengono soprattutto a scuola o nella casa di uno dei due. Quando avvengono fuori dalla scuola, subentrano anche persone esterne conosciute soprattutto tramite social network. Il 20% degli adolescenti adescati per sesso in cambio di favori, infatti, è stato contatto sui social e, tra questi, il 35% racconta di essere stato filmato e poi ricattato per essere costretto a continuare a pagare.

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