Strage di Corinaldo, la figlia di Eleonora: “Mamma mi ha abbracciato per non farmi schiacciare”

Ancona. Ha protetto la figlia sino alla fine senza preoccuparsi di se stessa Eleonora Girolimini, la vittima adulta della tragedia della “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, la discoteca dove ieri notte hanno perso la vita oltre a lei cinque ragazzini. “Mamma mi ha protetto fino all’ultimo istante. Quando siamo finiti in mezzo alla folla lei urlava ‘c’è la piccola, c’è la piccola’. Cercava di farmi spazio con il suo corpo per non farmi schiacciare, poi è caduta più in basso”.

Al concerto la piccola era stata accompagnata dalla madre e dal papà, che ha raccontato: “Ci teneva così tanto che era stato impossibile dirle di no. Ero un passo più avanti rispetto a lei e alla bambina. Ho sentito un odore acre e ho detto: via da qui, correte! Poi mi sono ritrovato nella folla che mi spingeva fuori, non ho potuto raggiungerle, le ho perse di vista”.

Gli altri figli erano a casa: due gemelline di sette anni e un bimbo di soli due anni. Il marito ha trovato la moglie e ha provato a rianimarla. Anche con la respirazione bocca a bocca. Il marito ha trovato la moglie e ha provatoa soccorrerla con la respirazione artificiale.

Paolo non ci sta: “Non ce la faccio a dire niente. Solo che quattro figli sono rimasti senza la loro mamma e uno di loro prende ancora il latte. Parlerò più avanti per dire quello che è successo li dentro. Non era un concerto ma una discoteca strapiena di gente e piena di alcolici. Il concerto doveva iniziare alle 22 e invece non iniziava. Porti tuo figlio lì ed erano tutti ubriachi”

Ti potrebbe interessare

Torna in alto