San Giuseppe Vesuviano, bancarotta fraudolenta: sotto chiave beni per 5 milioni

San Giuseppe Vesuviano. Bancarotta fraudolenta con ben 9 milioni di euro sottratti ai creditori. Nei guai sono finiti tre imprenditori – A.G., C.M., C.S., queste le loro iniziali – accusati del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Sotto chiave anche bene immobiliare per 5 milioni di euro.

Il provvedimento giudiziario scaturisce da un’attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha portato alla luce una bancarotta fraudolenta, in relazione alla glam s.r.l. (già denominata gigiesse confezioni s.r.l.) società operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, fallita nell’anno 2016, come da sentenza dichiarativa emessa dal tribunale di Roma.

Nell’ambito delle indagini delegate, la guardia di finanza di Nola ha dato esecuzione a un sequestro preventivo emesso dall’ufficio g.i.p. del tribunale capitolino, riguardante un complesso immobiliare ubicato a San Giuseppe Vesuviano del valore di circa 5 milioni di euro, oggetto di condotte distrattive.

In particolare, gli approfondimenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che gli imprenditori allo scopo di sottrarre alla garanzia dei creditori il patrimonio della società, hanno posto in essere specifiche condotte volte alla dissimulazione del suddetto compendio aziendale, nonché di altri beni, determinando un danno patrimoniale di rilevante gravità quantificato in circa 9 milioni. Gli accertamenti esperiti hanno permesso di acquisire elementi probatori idonei a corroborare le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale in capo al sodalizio, nonché la continuazione della gestione dell’attività imprenditoriale mediante nuovi soggetti economici.

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