E’ fatta. La manovra di bilancio del Governo ha avuto l’ok dalla commissione europea. Entro aprile quota 100 e reddito di cittadinanza diventeranno realtà. Due misure essenziali, secondo l’attuale esecutivo, per contrastare la povertà e le diseguaglianze sociali.
Ma come fare ad ottenerlo? Quali sono i requisiti? Ne potranno beneficiare, stando agli ultimi aggiornamenti, i maggiorenni residenti in Italia da almeno 5 anni, disoccupati o inoccupati, in condizioni di povertà assoluta. Non spetterà invece a soggetti in stato di detenzione per sconto di pena e cittadini di altri paesi che non riesiedano in Italia da almeno dieci anni.
Altro requisito essenziale è avere un ISEE (vale a dire una situazione economica) pari o inferiore a 9.360 euro l’anno. Chi percepisce redditi maggiori, non potrà beneficiare del reddito di cittadinanza. Secondo i dati Inps sulle dichiarazioni Isee presentate nel 2017, sarebbero 3,6 milioni i soggetti al di sotto dei 10 mila euro (molti concentrati nelle regioni meridionali, in particolare in Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia).
Si ipotizzano requisiti ulteriori per i destinatari di età compresa tra i 18 e i 25 anni:
- Essere in possesso di una qualifica o diploma professionale conseguito in Italia o all’estero, riconosciuto e utilizzabile a livello nazionale;
- Essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore di secondo grado;
- Frequenza di un corso o percorso di formazione per il conseguimento dei suddetti titoli o qualifiche.
Chi soddisfa tutti questi requisiti, potrà accedere al reddito di cittadinanza, che equivale a 780 euro al mese per un soggetto single e senza casa di proprietà. L’importo è destinato ad un aumentare per i nuclei familiari composti da coniuge e figli, fino a raggiungere i 1.170 euro per quelli che contano 5 persone. Per chi invece avrà una casa di proprietà, spetteranno 280 euro in meno (per un totale di 500 euro). Altre correzioni al ribasso potranno essere previste per chi percepisce altri sussidi pubblici o altre forme di sostegno.
Il reddito di cittadinanza potrà essere richiesto direttamente online grazie alle credenziali del sistema SPID (acronimo di “Sistema pubblico di identità digitale” l’infrastruttura creata per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione). Da non escludersi che la domanda possa essere inoltrata anche tramite Centri per l’impiego, patronati e altri intermediari abilitati. L’’erogazione avverrà tramite carte di pagamento ad hoc (bancomat o prepagate) o app per smartphone. La durata del sussidio dovrebbe essere di 18 mesi prorogabili per altri 18 qualora alla prima scadenza il percettore fosse ancora in possesso dei requisiti richiesti.
Ma quando entrerà in vigore il reddito di cittadinanza? Luigi Di Maio è stato chiaro: “Partirà a fine marzo. Il primo aprile no, mi rifiuterò categoricamente, le ironie si sprecherebbero”. Quindi entro la fine del terzo meso del 2019, la misura diventerà realtà per le centinaia di migliaia di poveri e disoccupati italiani. Non ci resta che aspettare.