NAPOLI – Spunta un primo sospettato per il disastro del mare di Mergellina diventato improvvisamente bianco. Sarebbe stato un uomo di Arzano, di circa 50 anni, a sversare litri e litri di poltiglia biancastra velenosa in un tombino di piazza Gramsci antistante il Porto Sannazzaro, ecco perché sarebbe arrivato tutto in mare.
Il colore del mare ad allertare cittadini e passanti, poi la video denuncia del consigliere regionale dei Verdi Borrelli, e da lì subito sono state aperte le indagini. È stata proprio la sostanza bianchiccia e collosa, dall’odore dolciastro di Vinavil, a guidare ieri le indagini sugli scarichi fognari della zona svolte da Vigili del fuoco, polizia municipale, tecnici delle fognature e uomini della Guardia di finanza.
Le fiamme Gialle dopo aver ispezionato i tre cantieri della metro aperti tra Mergellina, come riporta il Mattino, il consolato americano e la Torretta, hanno trovato traccia di una sostanza del tutto comparabile a quella finita in mare, nei pressi di un tombino a pochi passi dal porto, nel quale galleggiava ancora la materia biancastra.