Oggi è il De Luca-Poziello’s day. Giorno di proclamazione per i due vincitori di quest’ultima tornata elettorale. Il primo sarà De Luca alle 14. Il neo presidente della Regione però pare che oggi non si presenterà all’evento che lo proclama governatore (come poi accaduto ndr). Così facendo dilaterebbe i tempi per l’applicazione della Severino, che dovrebbero vederlo sospeso vista la condanna in primo grado per abuso d’ufficio. Escamotage questo che potrebbe servire a De Luca per capire cosa accadrà dopo il responso del giudice sulla sospensione di de Magistris atteso per domani.
GIUNTA REGIONALE – Ma dopo gli insediamenti, le pressioni più forti per i due eletti saranno per la composizione della giunta. Per il governatore della Campania appare sempre più certa la nomina a vice di Raimondo Pasquino (o in seconda battuta Fulvio Bonavitacola) e soprattutto la scelta di una giunta di una decina di tecnici: da Umberto De Gregorio a Bruno Discepolo, a Domenico De Masi, all’economista Mario Mustilli, al presidente dell’Asi di Salerno Gianluigi Cassandra. Il nodo vero restano le donne di cui ancora non si parla.
GIUNTA COMUNALE – Per quanto riguarda invece Giugliano l’unica uscita del primo cittadino sulla giunta è stata quella riferita al Pd. Rumors darebbero in pole per una delle cariche più importanti, quella di vice sindaco o di presidente del consiglio comunale, Luigi Sequino e questo farebbe scattare Paolo Ciccarelli della lista Poziello sindaco. Al fianco di Poziello, tra i politici che lo hanno sostenuto in questa campagna elettorale, ci sono vari esponenti politici, di cui alcuni che hanno ricoperto già incarichi istituzionali in varie giunte come Giuseppe Di Girolamo, già assessore all’ambiente, o Francesco Mallardo, assessore provinciale. Altro rumors è quello che darebbe Paride Caputi, docente di urbanistica alla Federico II, come nuovo assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici. Questo potrebbe confermare quanto annunciato da Poziello prima del ballottaggio di voler costituire una giunta fatta per metà di tecnici e metà di politici.