Maxi arresti in ospedale, infermieri vendevano defunti alle agenzie

EMILIA ROMAGNA – I carabinieri del reparto operativo – nucleo investigativo e della Compagnia Bologna Centro hanno smantellato un business legato al settore funerario. I militari hanno eseguito un provvedimento emesso dal Gip per 30 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione di incaricato di pubblico servizio, riciclaggio e violazioni connesse alla responsabilità amministrativa degli enti.

Al vertice della maxi inchiesta ci sono i rappresentanti di due consorzi che operavano come veri e propri “cartelli” controllando le camere mortuarie dei due principali ospedali cittadini, il Maggiore e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi.

Queste due società ingaggiavano gli infermieri degli ospedali che a loro volta avevano il compito di agganciare i familiari dei defunti, mettendoli in contatto con i referenti delle varie agenzie funebri proponendo quelle più economiche o efficienti, il loro compenso era tra i 200 e 350 euro a defunto.

 

 

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