Si rifiuta di fare sesso anale con lui: l’uomo la uccide e poi violenta il cadavere. Arriva finalmente la condanna per Joshua Hupperterz, 30 anni, che dovrà scontare l’ergastolo dopo essere stato riconosciuto come colpevole del terribile omicidio. I fatti risalgono all’agosto del 2017 quando invitò ad entrare nella sua casa di Philadelphia Jenna Burleigh, 22 anni. L’uomo ha sempre negato le accuse fino a quando la settimana scorsa non ha ammesso di aver abusato della salma.
Per i giudici le accuse sono ben più gravi. I magistrati, infatti, ritengono che abbia ucciso la donna prima di abusare di lei e che il motivo del delitto fosse proprio a seguito di un rifiuto sessuale. Il loro incontro sarebbe iniziato in modo consensuale ma è poi evoluto in modo violento dopo le richieste del killer. Le telecamere di sicurezza del locale hanno ripreso i due allontanarsi intorno alle 2 del mattino e dirigersi a casa del 30enne, fino a quando intorno alle 4 del mattino i vicini hanno sentito delle urla.
La donna è stata colpita con un oggetto in testa, poi c’è stato un tentativi di strangolamento e alla fine è stata colpita 38 volte con un coltello. Giorni dopo il cadavere è stato trovato in un capanno isolato e i poliziotti hanno avviato le indagini che hanno condotto a Joshua Hupperterz, come riporta anche il Daily Mail. L’uomo è stato arrestato e poi processato, ora è arrivata la condanna che lo vedrà scontare la sua intera vita in carcere.