In data odierna la DIA di Napoli ha eseguito, a seguito di articolate indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia, una ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Napoli nei confronti di BIDOGNETTI Raffaele, classe 74′, detto o’ Puff, ritenuto gravemente indiziato del delitto di omicidio premeditato ed aggravato dal metodo mafioso, perpetrato ai danni di BRANNI Amedeo in data 26 luglio 1994.
Le odierne indagini sono scaturire da una complessa attività di riscontro alle convergenti dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia (AMATRUDI Massimo, LETTIERO Cuono, DIANA Luigi, BIDOGNETTI Domenico, CIRILLO Francesco, VARGAS Roberto, CECORO Giuseppe). A queste, si aggiungevano le dichiarazioni di uno degli autori materiali del delitto, il collaboratore di giustizia VERDE Enrico, storico affiliato al clan BIDOGNETTI.
Secondo quanto ritenuto dal Giudice per le indagini preliminari, la matrice del delitto era ricollegabile alla attività di spaccio di stupefacenti che gli affiliati al clan BIDOGNETTI imputavano alla vittima di avere svolto come attività non autorizzata dal clan ed osteggiata dal capo indiscusso della citata organizzazione criminale, BIDOGNETTI Francesco, detto cicciotto e mezzanotte, che pertanto dal carcere ordinò l’eliminazione del Branni. L’ordine fu raccolto dal figlio Raffaele, il quale partecipò materialmente all’omicidio unitamente ai VERDE Salvatore ed altri indagati .
Raffaele BIDOGNETTI è attualmente recluso poiché condannato per i delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata dai metodi mafiosi; è stato condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo per altri omicidi e tentati omicidi (omicidio UCCIERO Domenico omicidio in Villa Literno del 22.01.2004 ed omicidio CAIAZZO Giuseppe in Villa Literno del 13.12.2003). Ha retto il clan nel periodo 2004/2006.