Cardito. Le botte ai bambini sotto effetto di droga. Emergono altri particolari agghiaccianti dopo l’interrogatorio di convalida di fermo di Tony Essoubti Badre, che resta in carcere dopo essere stato ascoltato ieri a Poggioreale. Per due ore, assistito dall’avvocato Michele Coronella, il 24enne ha parlato con il gip Santoro, ha risposto alle sue domande.
Ha ammesso le responsabilità, si è detto pentito e non ha chiesto misure alternative. “Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma”, ha confessato come riporta Il Mattino. Una furia cieca scattata dopo le urla dei bambini in quella domenica pomeriggio, con il letto rotto durante i giochi. In uno stato alterato Tony ha perso il controllo ed al giudice ha detto di non essersi reso conto subito della violenza usata. “Schiaffi, forti. Poi a pugni. Ma loro strillavano e strillavano ancora”. Quindi ci è andato giù “con la mazza della scopa”. Lividi, sangue. “Sono andato in farmacia per comprare una pomata. I bambini erano feriti. Volevamo medicarli. Volevamo, io e Valentina. Lei? Sì, era in casa, era presente. Ma ha cercato di fermarmi”.
Intanto emergono i primi dettagli anche dall’esame sul corpo del piccolo ucciso. Emorragia interna o frattura della base cranica. Sarebbero queste le cause del decesso del piccolo Giuseppe. È morto lentamente, il piccolo di 6 anni, poteva salvarsi se solo qualcuno avesse chiamato in tempo i soccorsi. Invece sono stati allertati dopo quasi due ore.