Ormai manca poco. Il progetto è stato approvato. Il carcere di Boscofangone, nel comune di Nola, verrà realizzato. Sono stati reperiti i finanziamenti per la costruzione (circa 75 milioni di euro). L’area è stata individuata all’interno del Piano di coordinamento territoriale della Città metropolitana di Napoli, non distante dal Cis di Napoli e dal centro commerciale Vulcano Buono.
Si tratterà, stando al progetto, di una struttura penitenziaria modello, che cerca di superare le condizioni disumane in cui versano altre case circondariali nel resto del Paese. Tra le novità previsti ci sono celle singole, senza sbarre, dotate di alcuni confort. Poi teatri, aule, prati all’inglese, campi sportivi e persino laboratori. Non ci dovrebbero essere muri perimetrali. L’obiettivo è quello di promuovere il ritorno in società dei carcerati attraverso studio, arte, sport e lavoro.
La struttura carceraria sarà di circa 1200 detenuti e sarà la seconda per capienza in Campania. Servirà a decongestionare proprio le due principali carceri napoletane, cioè Poggioreale e Secondigliano. Ma l’innovazione riguarderà anche l’energia. Come riportato dall’Occhio di Napoli, ci saranno: “prestazioni energetiche in classe A4, con sostanziale annullamento del fabbisogno energetico e attribuzione della categoria Nzeb (edifici ad energia quasi zero) nonché Carbon Zero. Il sistema di captazione fotovoltaica in copertura raggiunge un’estensione pari a 20.000 mq e consente di classificare il complesso come Energy Plus”.
E ancora: “La metodologia operativa full Bim, quale strumento di lavoro utilizzato per tutte le fasi progettuali, metterà a disposizione un modello digitale completo di tutte le caratteristiche degli elementi edili-strutturali e di tutte le componenti impiantistiche: un prezioso strumento che sarà in grado di ottimizzare tutte le attività manutentive”.