Frattamaggiore, 25enne fa uno scippo e nella fuga investe un poliziotto: arrestato

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Polizia di Stato Frattamaggiore, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Kurgasnov Igor, 25enne ucraino, residente a Frattamaggiore, gravemente indiziato dei reati di scippo, resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio e lesioni personali dolose, ricettazione e danneggiamento. Denunciato anche in stato di libertà  per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto di arma da punta.

L’uomo, noto alle forze dell’ordine, aveva commesso uno scippo in località Grumo Nevano e, nel tentativo di guadagnarsi la fuga verso Sant’Antimo, è stato intercettato dagli agenti che lo hanno riconosciuto, ma lo stesso non ha esitato un attimo ad investire volontariamente uno dei poliziotti che gli intimava l’alt. Questo gli ha consentito di far perdere momentaneamente le sue tracce.

Tuttavia indagini capillari posti in essere dai poliziotti hanno permesso di individuarlo. Nella serata del 26 febbraio un equipaggio del commissariato lo ha intercettato in via Roma a bordo di una Matiz, auto di piccola cilindrata risultata poi provento di furto, con la quale ha tentato di allontanarsi ma, dopo un breve inseguimento, è stato bloccato.

Controllato sul posto, è stato trovato in possesso di tre cilindretti di plastica contenenti sostanza scura, presumibilmente stupefacente di tipo eroina, due involucri di cellophane termosaldati, contenenti sostanza bianca, verosimilmente cocaina, la somma di 170 euro. Condotto negli uffici del commissariato, la sostanza rinvenuta nelle tasche dei suoi pantaloni è stata analizzata ed è risultata essere eroina per un peso di quasi tre grammi e cocaina.

Lo stupefacente è stato sequestrato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. La somma rinvenuta e sequestrata è stata versata su apposito libretto e l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Poggioreale dove rimane ristretto con l’avvenuta convalida del fermo da parte dell’autorità giudiziaria competente.

Foto: archivio

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