“Una follia vergognosa”, così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli definisce Rape Day, il videogioco dedicato allo stupro, ritirato prima della diffusione dal portale Steam.
“E’ inconcepibile lo sviluppo di un gioco del genere. Il titolo era ambientato in un’apocalisse zombie. Il protagonista, approfittando del caos, poteva avvicinare e stuprare delle donne, spingendosi fino ad ucciderle. Spesso il mondo videoludico ha scatenato dibattiti con titoli dai contenuti provocatori ma, in questo caso, il segno è stato passato. Creare un videogioco dedicato allo stupro significa sdoganare uno dei gesti più infami che un essere umano possa commettere”
“Alcuni istinti non meritano di trovare sfogo neanche sul piano virtuale. Anzi un videogame del genere potrebbe scatenare il desiderio di emulazione in alcuni giocatori. Ciò non farebbe altro che creare presupposti di episodi orribili come, ad esempio, lo stupro di San Giorgio a Cremano. I giovani hanno bisogno di modelli educativi, che gli permettano di sviluppare la consapevolezza che le donne vanno rispettate”, conclude Borrelli.