Una scena da film, che ricorda quella del famoso “Il Camorrista” di Tornatore. Un pestaggio a tutti gli effetti in carcere. Prima l’accerchiamento, poi calci e pugni da parte di più detenuti per poi essere lasciato solo a terra urlando dal dolore. E’ accaduto nel carcere di Poggioreale secondo quanto riporta un articolo del Corriere del Mezzogiorno.
Vittima dell’aggressione Eduardo Saltalamacchia, boss dei quartieri Spagnoli, arrestato circa un mese fa per estorsione, rapina e lesioni. I fatti durante l’ora d’aria il giorno dopo il suo arresto.
Quando gli agenti sono intervenuti nel corridoio, perché attirati dalle urla di Saltalamacchia, a terra c’era solo lui e nessun altro. Eppure, poco prima del pestaggio, con lui c’erano diversi detenuti. Ma nessuno ha parlato, nonostante ci fossero testimoni.
A quanto pare il boss, finito in carcere perché accusato di aver picchiato un ragazzo sospettato di aver rubato uno scooter, è stato prima massacrato a calci e pugni e poi, quando era a terra senza forze, in due sono saltati sulle braccia della vittima, così da spezzargliele entrambe. Forse per un regolamento di conti.
Saltalamacchia, 32 anni, è considerato un boss in forte ascesa nella camorra napoletana. In particolare nel giro di pochi mesi si sarebbe impadronito del Cavone e dei Quartieri Spagnoli, estromettendo dagli affari i Mariano. Saltalamacchia inoltre sarebbe il responsabile di diverse stese, che hanno lo scopo di intimidire i nemici, ma che in realtà seminano solo il terrore tra i residenti. Le indagini sono affidate alla polizia penitenziaria che ha trasmesso una relazione alla Dda di Napoli: si indaga su un gruppo vicino al clan Sibillo dei Decumani con i quali il boss era legato per la guerra del centro storico di Napoli. Saltalamacchia dopo essere stato soccorso è stato trasferito a Cosenza.