Venezia. Un incubo durato ben 4 anni e finito appena un anno fa, quando l’ex compagno della mamma, un poliziotto, è stato arrestato e sospeso dal servizio. L’agente friuliano è stato condannato dal gup del Tribunale di Venezia Andrea Battistuzzi a sei anni e otto mesi di carcere, per aver abusato la giovane che all’epoca aveva tra gli 11 e i 14 anni.
La giovanissima vittima si era confidata dapprima con le amiche e successivamente con la nonna, che non aveva esitato a raccontare tutto ai genitori facendo scattare la denuncia.
La Procura di Venezia aveva quindi aperto un’inchiesta accusando l’agente di violenza sessuale. Il 5 febbraio di fronte al gup si è svolta la discussione del processo con il rito abbreviato e il pubblico ministero Alessia Tavarnesi ha chiesto una condanna a otto anni di reclusione. Ieri è stata emessa la condanna a sei anni e otto mesi do carcere.
Il giudice, dunque, ha dato credito alla versione della ragazzina che nel corso di un’audizione protetta, sostenuta da uno psicologo, aveva raccontato nei dettagli gli abusi subiti: le prime molestie da parte dell’uomo risalgono al 2014 e gli abusi erano diventati di volta in volta più pesanti, arrivando anche ad un rapporto sessuale completo all’inizio del 2018, pochi mesi prima che la quattordicenne si confidasse con la nonna raccontando che quando le violenze erano iniziate aveva appena 11 anni. In seguito alla denuncia il poliziotto era stato arrestato su ordine del giudice e subito sospeso dal servizio. L’agente è rimasto in cella per quasi un mese, dopo di che ha ottenuto la misura più attenuata degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. La vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Andrea Franco e ha ottenuto una provvisionale di 80 mila euro.