All’esordio della terza stagione, alle telecamere di Club Napoli All News, in onda quotidianamente su Teleclubitalia Ch 98, è intervenuto il dott. Giovanni Castelli, agronomo della lega calcio: “Lo stadio San Paolo è l’unico a cinque stelle in tutta Italia. Queste stelle, però, si stanno offuscando. Stamattina ero al San Paolo e le cose che ho visto non lasciano ben pensare. Queste stelle ce le possiamo dimenticare.
Con il sole che c’è, quelle piastre d’acciaio fanno bruciare l’erba. Se mettiamo delle uova, le cuociamo all’istante. L’altro problema è che il concerto è venerdì, quindi coprire solo una notte avrebbe lenito il problema, ma aver coperto da lunedì non promette bene. Non è un dispetto, è l’iter dei lavori. Il fatto principale è che negli stadi a cinque stelle non si fanno concerti.
Anche se si sostituisse il prato, nella malaugurata ipotesi che non si riprendesse in tempo, avendo a che fare con la natura e non con un pavimento, è come se fosse un bambino che va allevato. Dal punto di vista prestazionale ed estetico, ci vorranno molti mesi.
Negli altri stadi batte meno sole rispetto a Napoli: Udine, Milano, Torino, il termometro è diverso. E poi Genova, Torino e Milano hanno la copertura delle tribune che determina un cono d’ombra anche nello sul prato.
Il concerto, a molte settimane di distanza dall’utilizzo del campo, può avere chance di ripresa. Ma se il concerto di Jovanotti si terrà ad agosto, non lascia ben sperare per l’inizio del campionato”.