Hanno riscontrato alcune contraddizioni nel racconto della 24enne, stuprata 17 giorni fa in stazione. Cambia così la valutazione del Tribunale, tanto da scarcerare Alessandro Sbrescia, il 18enne accusato di aver addescato assieme a due amici una donna di 25 anni e a di averla costretta a subire uno stupro di gruppo.
Vacillano i gravi di indizi di colpevolezza: i giudici, da quanto si apprende, avrebbero confrontato le dichiarazioni della ragazza messe agli atti con le immagini di videosorveglianza. La 25enne di Portici aveva dichiarato agli inquirenti di esser stata spinta in ascensore, qui poi si sarebbe consumata la violenza sessuale. Eppure le immagini – come riporta il Mattino – pare facciano riferimento ad altro: la ragazza, secondo la visione di quei filmati, non sarebbe stata costretta ad entrare nel vano dell’ascensore.
E’ uno dei punti su cui i legali si stanno battendo, affinché vengano valutati tutti gli elementi raccolti tra il cinque e il sei marzo, subito dopo la denuncia sporta dalla ragazza. Venerdì notte, quindi, la scarcerazione. Poi il ritorno a casa del giovane, dopo due settimane trascorse in una cella del carcere di Secondigliano.
Sconcerto e tanto dolore da parte della famiglia della vittima. Il padre, nell’intervista rilasciata al Mattino, ha espresso il proprio disappunto circa la rivalutazione dei magistrati: “Lo dico da uomo, da cittadino, da padre. Sono profondamente amareggiato per quello che sta accadendo, a questo punto noi siamo gli unici prigionieri, qui tappati in casa, mentre gli altri usciranno a poco a poco. Un incubo infinito il nostro, oltre alla violenza subita anche la beffa di questa decisione“, conclude il papà.
Ieri mattina la notizia della scarcerazione di Alessandro Sbrescia è stata appresa in ospedale, dove la vittima si stava sottoponendo a una perizia psichiatrica, su richiesta della Procura di Napoli, in vista di una probabile richiesta di un incidente probatorio. In questi giorni la giovane di Portici non è stata bene, tanto da trascorre un lungo periodo in ospedale sotto osservazione. E come se non bastasse, la ragazza pare abbia perso gli interessi che coltivava: non frequenta più il teatro, ha interrotto i rapporti con le sue amiche. Vive isolata, temendo che l’incubo possa ripresentarsi.
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