Un altro neonato morto dopo operazione clandestina in casa, è caccia al “santone”

Dopo la tragedia di Bologna, un altro caso di un bambino morto dissanguato. A soli 6 mesi ha perso la vita un bimbo dopo essere stato sottoposto a una circoncisione a casa. La tragedia si sarebbe verificata lo scorso novembre, ma è venuta a galla solo ora, nell’ambito delle indagini sul decesso del bimbo di 5 mesi di Scandiano, sempre in provincia di Reggio Emilia, deceduto sabato scorso, 23 marzo, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era arrivato in arresto cardiaco.

La vittima è di origine ghanese. Ad operarlo sarebbe stato un uomo “accreditato” per questo tipo di intervento tradizionale nella comunità africana della regione. Dopo le complicanze insorte, il piccolo fu portato all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dove poco dopo ne fu constatato il decesso.

Il santone, che avrebbe praticato l’operazione e che è indagato per omicidio colposo dalla Procura di Reggio, si sarebbe poi reso irreperibile dopo la morte del bambino. Nel registro degli indagati sono finiti anche i genitori del piccolo con l’accusa di omicidio colposo in concorso.

In Italia ci sono tra i 4 e i 5mila i bambini che subiscono questo tipo di operazione e una su quattro è clandestina. Per questo sul caso è intervenuta anche il ministro della Salute, Giulia Grillo, che su Facebook ha scritto: “La circoncisione è un’operazione chirurgica e va fatta rispettando le norme igienico-sanitarie. La salute e la vita dei bambini vengono prima di tutto. Esistono dei protocolli e medici che possono aiutare le famiglie a fare le cose come devono essere fatte. Non fatelo in casa, non rischiate”.

La circoncisione è una procedura chirurgica che permette di eliminare il prepuzio totalmente o parzialmente, vale a dire quel lembo di pelle che riveste il glande maschile.

https://www.teleclubitalia.it/159970/bologna-non-hanno-i-soldi-operano-il-figlio-di-5-mesi-da-soli-in-casa-morto-il-bimbo/

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