Caserta. Mamma Mariarosaria cerca aiuto per il suo piccolo Giorgio: è ricomparso il neuroblastoma

Giorgio ha solo 2 anni ma combatte già una importante battaglia. Giorgio è affetto da neuroblastoma metastatico. Un tumore aggressivo scoperto un anno fa, dal quale si sperava fosse guarito. E invece, ora, con il messaggio della mamma Mariarosaria si scopre che non è così. La malattia è ritornata.

Dopo essersi già sottoposto ad una serie di trattamenti, l’incubo è ricominciato: una recidiva che ha costretto il piccolo Giorgio a sottoporsi di nuovo a chemioterapie. La mamma, Mariarosaria Del Prete, ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe affinché possa ricevere gli aiuti di tutti per poter affrontare questa nuova, dura prova.

Giorgio con la sua famiglia vive a Orta di Atella, in provincia di Caserta, e nonostante la sua tenera età, dal 2018 già affronta questo calvario. Dopo una serie di accertamenti è arrivata la diagnosi di neuroblastoma metastatico, una forma di tumore molto aggressiva, che ogni anno colpisce solo in Italia tra i 130 e i 140mila minori, rappresentando il 7 per cento di tutti i tumori registrati sui pazienti di età compresa tra i zero e i 14 anni.

Dopo aver affrontato un duro anno di cure, quando da Napoli si è trasferito al Gaslini di Genova, sembrava sulla via della guarigione ma è stata rilevata una recidiva pochi mesi fa, che lo ha costretto ad un nuovo ciclo di chemioterapia, in attesa dei risultati dello studio della biologia molecolare del tumore, necessaria a capire quali siano le mutazioni responsabili della suscettibilità, aggressività e progressione del neuroblastoma.

“Le nostre speranze si basano su una risposta alla chemioterapia e sull’impiego di farmaci intelligenti o, se questo non fosse possibile, su cure sperimentali diverse”, ha scritto la mamma su GoFundMe. “Sostenere le spese per un anno di cure a Genova è stato impegnativo. Ora, purtroppo, i tempi per le future terapie si prospettano lunghi. Oltre a quanto necessario per affrontare la nostra permanenza a Genova e le conseguenti ripercussioni sulla sfera lavorativa, vorremmo poter aiutare la ricerca scientifica, rendendo concrete le speranze di guarigione di Giorgio e di tanti altri bambini con neuroblastoma refrattario/recidivante. Il mio campione ha bisogno di aiuto“.

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