Stupro Circum, i giudici: “La ragazza ha mentito. Soffre di malattie mentali, non è attendibile”

La giovane vittima dello stupro della circumvesuviana avrebbe mentito. E’ questa la tesi che avrebbe spinto i giudici del Riesame di Napoli (ottava sezione) a disporre la scarcerazione dei tre presunti violentatori (Andrea Cozzolino, Raffaele Borrelli e Alessandro Sbrescia).

Così come riporta Fanpage.it, la ragazza si sarebbe contradetta più volte, nei suoi resoconti: nella stazione della Circum, negli uffici della Polizia, in ospedale, davanti alle telecamere. E soprattutto sarebbe malata: soffrirebbe di disturbi della personalità, istrionica e bipolare, che la renderebbero una mitomane e una bugiarda incallita. Alla base dunque dei provvedimenti di scarcerazione, ci sarebbe una sola conclusione: la vittima ha mentito, ripetutamente, su fatti e circostanze, sulla dinamica dell’aggressione, sulle modalità della pregressa conoscenza con i tre giovani, sulla sua stessa personalità.

Le dichiarazioni della vittima, dunque, sarebbero inattendibili e renderebbero difficile sostenere in giudizio le accuse. Tra gli atti depositati c’è anche il diario clinico della ragazza, in cura presso l’asp Napoli- Torre del Greco – San Giorgio a Cremano. Tre anni fatti di diagnosi, prescrizioni di farmacia e disturbi anoressici. Sullo sfondo eccessi sessuali, bugie e una ricerca costante di attenzione e compassione. Ed estremamente intelligente. Nove mesi fa si era ricoverata anche presso una struttura specializzata in Emilia Romagna, dove ha soggiornato per 4 mesi senza miglioramenti.

A sconfessare la versione della ragazza anche le immagini di videosorveglianza. Nei video acquisito dalla magistrato  si vede la ragazza abbracciata per lungo tempo con Sbrescia, sia quando fumano uno spinello, sia quando lei chiama l’ascensore e vi entra con lui. Si vedono l’ingresso degli altri due, frammenti di rapporto sessuale, l’uscita di tutti con la ragazza vestita e calma, la borsa a tracolla, e poi il saluto. Agli atti, inoltre, la testimonianza della sorella in merito al presunto tentativo di stupro di un mese prima. I ragazzi, ha detto, l’avevano accompagnata a casa, fermandosi a ridere e scherzare nell’atrio.

Una ricostruzione completamente diversa, che potrebbe scagionare i tre ragazzi e su cui occorrerà fare ulteriore chiarezza nel corso del processo. I “mostri” della Circumvesuviana potrebbero essere innocenti. Almeno così è fino a prova contraria.

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