Pisa. Quando è giunta in ospedale oramai la situazione era già disperata. Rachele Mancini, 29 anni, è stata operata d’urgenza, ma le possibilità che potesse farcela erano davvero scarse. E, difatti, da quel lettino d’ospedale non si è alzata più.
La ragazza soffriva, a sua insaputa, di una malformazione artero-venosa. Una malattia congenita che non le aveva mai dato segnali tali da dover approfondire un eventuale malessere con analisi specifiche. La morte cerebrale, come riporta Il Tirreno, era già stata dichiarata nel pomeriggio.
Era a casa del fidanzato Federico, a Uliveto Terme, quando Rachele intorno alle nove si è sentita male: ha iniziato ad avere fitte lancinanti e insopportabili alla testa. E così, ha raggiunto il Cisanello. Ma la corsa in ospedale non è servita a nulla.
La mamma, Elena, ha autorizzato l’espianto degli organi. Rachele era la figlia di Paolo, marinese doc, vice presidente del consiglio comunale, scomparso a 61 anni nell’agosto 2013, e di Elena Innocenti, titolare dell’autoscuola “4 ruote” di Pisa in cui lavorava anche la giovane, la cui vita si è interrotta martedì sera per poi spegnersi definitivamente ieri pomeriggio.