È durata 24 ore la libertà di Nicola Rullo, ritenuto uno dei boss del clan Contini. L’uomo era stato scarcerato due giorni fa per decorrenza dei termini di custodia cautelare ma è stato nuovamente arrestato.
Rullo era stato arrestato l’ultima volta in un casolare di Itri, in provincia di Latina, lo scorso 26 ottobre del 2017. Era finito in carcere a Rebibbia (Roma) dopo la condanna in Appello a dieci anni per estorsione aggravata da finalità mafiose. Il 49enne, che si trovava in regime di carcere duro, aveva presentato ricorso in Cassazione ma, per via delle lungaggini della giustizia, negli ultimi 18 mesi non era stato fissato l’inizio del procedimento. E così gli avvocati di Rullo avevano chiesto e ottenuto dal Riesame la scarcerazione per il proprio assistito.
La notizia ieri ha scatenato numerose polemiche sui ritardi della giustizia che consentono a un boss condannato di tornare libero. Ma oggi è arrivata la risposta della Procura che ha firmato un ordine di custodia cautelare in carcere per l’uomo indicato come testa di ponte dell’Alleanza di Secondigliano nel cuore cittadino (siamo nelle case nuove, a pochi passi dal rione Mercato). Quello che è considerato uno dei reggenti del clan Contini. Oggi torna in carcere perchè viene accusato di traffico di stupefacenti.
Nicola Rullo era stato catturato a ottobre 2017 grazie a un blitz dei carabinieri. Era latitante da un mese e si nascondeva in una villa sulle colline di Itri.