Casa di appuntamenti per transessuali al posto del cinema. Scandalo a Napoli

Dopo gli arresti di A.L., A.G. ed A.R., eseguiti lo scorso 28 aprile 2015, su richiesta del P.M. Sica della IV sez. della Procura della Repubblica di Napoli, coordinata dal Procuratore Aggiunto dott. Frunzio, gli Agenti della U.O. Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Municipale di Napoli hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari anche a carico di U.S., moglie del gestore del Cinema Argo, sito nei pressi di Piazza Garibaldi.

Il provvedimento restrittivo, eseguito il 10 luglio, è scaturito dalla medesima indagine che ha consentito di accertare un’attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione all’interno della suindicata sala cinematografica, in realtà utilizzata come una vera e propria “casa di appuntamenti”. All’interno del cinema, sequestrato contestualmente ai primi arresti, infatti, da anni si svolgeva quotidianamente, sotto la conduzione, il favore e la “protezione” degli indagati, attività di prostituzione di soggetti transessuali, di altri di sesso maschile nonché di ragazzi minori degli anni 18.

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