Mattia ucciso a 28 anni come un boss. Il killer è un 25enne

LECCE – Un agguato in pieno stile “Gomorra”. Questa volta, però, non era finzione ma realtà e il tutto accadeva a Maglie, nel cuore del Salento. La vittima è Mattia Capocelli, 28enne pregiudicato magliese.

Era in via Don Sturzo, aveva appena comprato un panino dal camioncino del fast food vicino le scuole superiori quando, erano circa le due di notte, gli hanno sparato addosso colpi di pistola. Ha tentato di fuggire ma i colpi lo hanno raggiunto e ferito mortalmente .

Qualcuno lo ha portato in ospedale a Scorrano ma il giovane non ce l’ha fatta, troppo gravi le ferite, in particolare i proiettili che lo avrebbero raggiunto alla gola: è deceduto dopo le tre di notte nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo.

Intanto sul luogo dell’agguato sono intervenuti i carabinieri di Maglie presto raggiunti dai loro colleghi della Scientifica: hanno effettuato i rilievi del caso e controllato le riprese delle videocamere di sorveglianza sia della vicina scuola (il “Cezzi de Castro”) che dello stesso rivenditore ambulante da dove il Capocelli aveva acquistato l’ultimo panino della sua vita. Dalle immagini, stando a quanto trapela, sarebbero emersi indizi importanti per le indagini. La vittima, era conosciuta dalle forze dell’ordine perchè in passato era stato condannato a 8 mesi per aver aggredito un carabiniere ad un posto di blocco.

Il presunto autore del delitto di Mattia Capocelli è Simone Paiano, 25enne con precedenti penali, anche lui di Maglie, che soltanto pochi giorni fa era stato scarcerato. Il ragazzo si è costituito nella tarda mattinata di oggi presso la caserma dei carabinieri di Maglie accompagnato dal proprio avvocato.

Secondo quanto ricostruito dallo stesso Paiano e dal suo legale il ragazzo, dopo aver sparato il colpo mortale da distanza ravvicinata è fuggito a bordo di una moto di grossa cilindrata. I carabinieri, peraltro, erano già risaliti all’identità del killer dopo aver ascoltato le dichiarazioni di alcuni testimoni presenti sul luogo del delitto, con l’ausilio anche di alcune telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Interrogato dai Carabinieri, Simone Paiano avrebbe detto di aver utilizzato l’arma e colpito a morte Capocelli per difesa, in quanto sarebbe il bersaglio di un agguato tesogli da Capocelli e da altri soggetti presenti sul luogo dello scontro e del delitto. Questa versione è attualmente al vaglio degli investigatori.

 

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