Si trovava in un autogrill sull’autostrada A1: stava rientrando da Terni, dove aveva avuto un colloquio con il padre in carcere. Armando del Re, il trentenne ritenuto autore della sparatoria in piazza Nazionale che ha ridotto in fin di vita la piccola Noemi, è stato preso nell’ambito di un’operazione congiunta di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
Decisive, nell’ambito dell’arresto, sarebbero state alcune intercettazione telefoniche, che hanno permesso di individuare del Re all’interno dell’autogrill in provincia di Siena. L’uomo, una volta acciuffato, non avrebbe opposto resistenza e si sarebbe consegnato nelle mani delle forze dell’ordine. Indossava una felpa gialla e un pantalone nero. Prima del fermo, avrebbe avuto un colloquio col papà nella casa circondariale dove è detenuto. Questo il passo falso che avrebbe consentito agli investigatori di acciuffarlo.
Il fratello di Armando, Antonio, è stato invece bloccato nell’agro nolano. Avrebbe partecipato al raid e avrebbe offerto supporto logistico all’autore materiale della sparatoria. Entrambi rispondono di tentato omicidio ai danni di Salvatore Nurcaro, della piccola Noemi e della nonna della bimba con l’aggravante della premeditazione.