Dieci ore di attesa per trovare posto in un altro ospedale. L’attesa però si trasforma in una tragedia. E’ morta così Anna Rosaria Olmo, 66 anni, al San Giovanni Bosco di Napoli tra venerdì e sabato scorso. I familiari chiedono giustizia per quello che sembra l’ennesimo caso di malasanità in Campania. Muore dopo 10 ore di attesa per trovare un posto in un altro ospedale. La tragedia si è consumata lo scorso venerdì al San Giovanni Bosco di Napoli.
La donna era giunta all’ospedale perché non riusciva più ad urinare. Secondo la ricostruzione fornita dai parenti della vittima, dopo le prime operazioni di assistenza sanitaria e un’ecografia che aveva individuato il blocco delle vie urinarie, «sono trascorse troppe ore per il trasporto della paziente in un altro ospedale».
«Ci hanno detto che era necessario un ricovero in un reparto di Urologia per operarla – spiega Marco a il Mattino – dal momento che non c’è questa specialistica al San Giovanni Bosco, ci aspettavamo il trasferimento in strutture competenti invece solo alle 21 l’ hanno portata con un’ambulanza al pronto soccorso del Cardarelli».
Nel presidio della zona collinare, come da protocollo, i sanitari hanno dovuto ripetere tutti gli esami diagnostici e anche una Tac, accertando la presenza di un’infezione e ricoverando la donna in Medicina d’ urgenza fino al trasferimento, sabato pomeriggio, nel reparto di Rianimazione dove la paziente è deceduta alle 23.10 di domenica. I figli della paziente, dopo la tragedia, hanno richiesto tutta la documentazione medica riguardo la mamma per denunciare ciò che ritengono in qualche modo la causa della sua morte.
Ad aggravare ancora di più il quadro della vicenda un dettaglio: all’ospedale San Giovanni Bosco mancava persino un termometro, tanto che i figli sono stati costretti a comprarne uno in farmacia. Anna Rosaria aveva 40 di febbre.