Lo aveva investito e poi abbandonato morente lungo il ciglio della strada. Per l’uomo 90 anni non c’era stato nulla da fare. Per lui però, che pensava di essere sfuggito alle legge, non c’è stato scampo.
I carabinieri dopo giorni di ricerche lo hanno trovato. E’ un affiliato ad un clan di Sant’Antimo, Stefano Ranucci, 33 anni. Le forze dell’ordine hanno vagliato le immagini di vidosorveglianza della zona, raccolto alcune testimonianze ed infine sono giunti all’uomo.
Nel primo pomeriggio del 18 luglio, alla guida di uno scooter di grossa cilindrata, aveva investito il pensionato 90enne che stava attraversando via Garibaldi, dandosi alla fuga senza prestargli soccorso. Il malcapitato era poi stato soccorso da personale del 118 che l’aveva portato all’Ospedale Cardarelli di Napoli, ove è deceduto in serata per la gravità delle lesioni interne riportate. In un primo momento erano poco chiare le cause ma i militari dell’Arma intervenuti sul luogo hanno rinvenuto e sequestrato frammenti di carenatura nera corrispondenti a quelle montate sui T Max e constatato che sull’asfalto vi era la striscia di una frenata lunga ben 18 metri.
Subito dopo, grazie allo studio dei filmati di un sistema di videosorveglianza hanno accertato “un passaggio” del mezzo nella zona dell’incidente e a partire dalle certezza sul tipo di scooter si sono messi alla ricerca del T Max nero con le parti mancanti. Il mezzo è stato subito trovato, senza copertura assicurativa, parcheggiato in via Lambrakis con evidenti ammaccature e privo di alcune parti di carenatura.
La Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Castello di Cisterna ha individuato come perfettamente coincidenti le parti mancanti dello scooter con quelle rinvenute sul luogo dell’incidente. Il fermato è stato associato alla casa circondariale di poggioreale ove è rinchiuso in attesa di convalida.