Neonato violentato dai entrambi i genitori, intestino rotto. Il retroscena: “La mamma si gratificava”

Emergono nuovi e raccapriccianti dettagli sulla vicenda del piccolo di sei settimane violentato dai genitori in Germania, in un paese della Renania. A riportarli è Fanpage.it. Dal processo emergono che a intraprendere gli abusi sarebbe stata prima la mamma “per ottenere una gratificazione sessuale“.

Ma alle violenze avrebbe partecipato anche il padre: l’uomo, infatti, pur avendo sorpreso la consorte a perpetrare degli atti sessuali ai danni del piccolo, non avrebbe opposto resistenza ma si sarebbe unito all’orribile abuso provocando nel bimbo “una ferita sanguinante nella zona genitale e un livido visibile e doloroso”, si legge negli atti depositati in tribunale.

A scoprire la violenza commessa dalla coppia – Ismail S., 23 anni, e Nina R., 26 anni – sono stati alcuni medici che avevano diagnosticato al piccolo una grave forma di peritonite, infiammazione del peritoneo normalmente causata dalla rottura dell’intestino. Dopo essere stato portato in ospedale, si è scoperto che il piccolo aveva anche diverse fratture, alle costole e sul petto, lesioni alla testa e agli occhi. Una situazione, questa, che ha fatto insospettire i responsabili del nosocomio. Dalle indagini che sono scaturite è emerso che a causare le atroci sofferenze erano stati proprio la madre e il padre.

I genitori del piccolo, che è nato ad agosto 2018 e oggi ha 7 mesi, sono stati fermati e presi in custodia dalle forze dell’ordine a novembre ma solo nelle scorse ore l’ufficio del pubblico ministero li ha accusati ufficialmente di gravi lesioni fisiche e di abusi sessuali. Il bimbo verrà affidato a nuovi genitori nella speranza che possa crescere sano e possa superare gli orribili traumi fisici e psicologici che gli sono stati inferti.

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