Sono tre i medici indagati all’ospedale Loreto Mare per la morte del 51enne di Portici Ciro Piccini. L’uomo è deceduto lo scorso 29 aprile per un’aneurisma cerebrale dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso dove gli era stata diagnosticata una semplice colica renale.
I familiari hanno presentato subito denuncia e nei giorni scorsi è stata disposta l’autopsia sul cadavere di Ciro. “Tornato a casa- raccontano i familiari- i dolori nonostante le flebo c’erano sempre, e cosi è ritornato di nuovo in ospedale, lo hanno ricoverato, e gli hanno fatto una tac dove non si sa cosa abbiano visto, perché Ciro è stato lasciato nel suo letto in preda ai suoi dolori per tutta la giornata di domenica”
La situazione precipita il lunedì mattina, quando, a seguito di un’altra tac, fu portato d’urgenza in sala operatoria per un’occlusione intestinale. Da lì, infine, la morte per arresto cardiaco in sala operatoria. Ai parenti non sarebbe stata data alcuna spiegazione riguardo all’intervento a cui stava per essere sottoposto. I familiari di Ciro Piccini ci tengono a sottolineare che non hanno alcun intento persecutorio nei confronti dei medici e dell’ospedale tantomeno per avere un risarcimento. “Lo facciamo- spiegano – affinché nessun altra famiglia provi quello che stiamo provando noi. Ciro era sano, non soffriva di alcuna patologia, era uno sportivo”.