Asse Mediano. Svolta nell’indagine sulla morte di Luca Diana e Jacob Alexander Buffa, i due giovani morti in un gravissimo incidente avvenuto il 6 settembre scorso sulla Nola Villa Literno, in un tratto ricadente nel territorio di Casal di Principe.
I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di un cittadino statunitense per il reato di omicidio stradale plurimo.
Le attività investigative – supportate dalle dichiarazioni rese da persone informate sui fatti, dall’analisi delle riprese di videosorveglianza, dall’effettuazione di rilievi sulla scena del sinistro ed arricchite, successivamente, con l’analisi delle risultanze degli esame autoptici e della consulenza tecnica tesa alla ricostruzione della dinamica del sinistro – hanno consentito, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in merito all’incidente in cui morirono il 29enne di Casal di Principe e il 21enne militare della base Nato di Gricignano d’Aversa.
In particolare le indagini hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto in seguito alle condotte ascrivibili all’indagato che, alla guida di un autoveicolo, imboccava il tratto stradale percorso contromano ad una velocità di molto superiore al limite imposto e terminava la marcia impattando frontalmente contro un altro veicolo – condotto da Luca Diana, poi deceduto sul colpo – che procedeva nel senso corretto di marcia.
A distanza di poche ore, in seguito alle lesioni riportate, decedeva anche il militare americano Buffa, che si trovava a bordo del veicolo condotto dall’odierno indagato. Nell’incidente riportavano lievi lesioni anche i conducenti di altri due veicoli che, sopraggiungendo nelle immediatezze, non riuscivano ad evitare l’impatto con i veicoli già fermi nel mezzo della carreggiata.
L’odierno indagato veniva prontamente ricoverato all’ospedale Moscati di Aversa per ricevere adeguata assistenza medica ma, arbitrariamente, si allontanava dai locali per sottrarsi ad accertamenti di natura alcolica e tossicologica richiesti dai carabinieri.