Villaricca, futuro incerto per i lavoratori di Eco Cleaner: “Ore in meno e stipendio ridotto”

Villaricca. Si profila un futuro incerto per i lavoratori della Eco Cleaner srl, l’impresa di pulizie che presta servizio al Comune di Villaricca. La casa comunale, in dissesto finanziario ormai da tempo, ha indetto una gara d’appalto al massimo ribasso pochi giorni fa, che potrebbe causare gravi ripercussioni sui sei dipendenti dell’azienda. Le ore lavorative rischierebbero di essere ridotte quasi al 40%, provocando così un taglio netto alla retribuzione salariale.

Una pessima notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno. I lavoratori sono estremamente preoccupati e temono per la loro sorte: “Siamo stati avvisati della gara dal Comune di Villaricca presso cui prestiamo servizio. Guadagniamo circa 800\900 euro al mese  – ci spiega un dipendente dell’impresa di pulizia – e se l’appalto dovesse essere aggiudicato perderemmo molte ore, ma soprattutto il nostro stipendio verrebbe ridotto notevolmente”.

Il sindacato, intanto, ha richiesto un incontro urgente con il Comune per risolvere la spinosa questione, invitando l’amministrazione comunale a sospendere il bando.

Ma di risposte ancora non si vedono all’orizzonte. “Abbiamo chiesto un incontro venerdì scorso, ma la nostra richiesta ancora non è stata accolta”, dice Alfonso Saraco, segretario regionale responsabile della F.L.I.A. “Esaminando il documento, si evince che la situazione è davvero critica: il servizio subirebbe una riduzione di ben 240 ore su 594 ore totali. Dunque da cinque giorni lavorativi, i lavoratori coprirebbero soltanto tre giorni, spiega Saraco.

Le ditte partecipanti, al momento, sono due: la Eco Cleaner e la Scala Enterprise srl. Le offerte da presentare ai tecnici responsabili dell’appalto e il futuro, ormai sempre più in bilico, dei dipendenti ancora però non si conoscono. “Questa situazione è inaccettabile – afferma il segretario regionale responsabile –  Se non dovessimo ricevere una risposta al più presto dall’amministrazione comunale, i lavoratori potrebbero intraprendere un’azione di protesta”, conclude.

Di Silvia D’Angelo

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