Il capitano del Napoli torna a parlare e come di suo solito non è mai banale perché Marek Hamsik potrà anche essere un bravissimo ragazzo taciturno che fa parlare i fatti più che la bocca, ma in ogni intervista rilasciata è sempre sincero e schietto. Questa volta torna sul giorno del suo compleanno dicendo che “Circa duecento tifosi mi hanno intonato una tipica canzone napoletana, sono stato contentissimo del loro affetto anche perché non era la prima volta che il mio compleanno capitava in un giorno del ritiro estivo”, infatti Hamsik ha spento le 28 candeline a Dimaro ed ha parlato ad un portale slovacco: “Se tutto va bene sabato dovrei giocare contro il Porto. A Dimaro ho sentito dolore alla gamba, ma per fortuna non era uno strappo. Mi è successo due volte e ho preferito non rischiare”.
Ha parlato anche del suo rapporto con Maurizio Sarri: “Ho un buon feeling, abbiamo parlato tanto di tattica, aspetto che lui cura molto. Con lui giocherò più arretrato rispetto a Benitez, più a centrocampo e meno spalle alla porta, e così avrò possibilità di giocare maggiormente il pallone”.
Hamsik ha più volte ribadito la sua volontà di imprimere a fuoco il suo nome nella storia del Napoli e il sogno è la classifica dei cannonieri azzurri: lo slovacco è settimo nella classifica dei cannonieri del club, dietro Careca ed Altafini, fermi a quota 96 e 97 gol, Marekiaro è a quota 88. Presumibilmente il prossimo anno sarà superata la coppia carioca.
L’obiettivo vero di Hamsik è però il club dei centenari, composto al momento da Vojak, a quota 103 reti, Cavani a 104, Sallustro a 108 ed il più grande di tutti, Diego Armando Maradona, a quota 115 gol.