Sant’Antimo, lettera di minacce al comandante della Polizia locale Antonio Piricelli

Minacce al comandante della polizia municipale di Sant’Antimo Antonio Picirelli. Da due mesi il Comandante Colonnello, che vanta nel suo corposo curriculum numerose attività di Polizia Giudiziaria ed in materia Terra dei fuochi culminate in arresti e denunce per le quali ha ricevuto encomi ed elogi, è stato chiamato a dirigere il Comando di Polizia Locale di Sant’Antimo, comune popoloso ubicato a Nord di Napoli in un’area vasta a confine con Comuni di Giugliano, Aversa, Melito, Grumo Nevano, Casandrino, Sant’Arpino e Cesa.

In questo brevissimo periodo il Comandante Piricelli ha messo in campo numerose attività che lo hanno visto essere sempre presente in prima linea alla guida dei suoi uomini. Un proficuo lavoro che ha riguardato molte attività di Polizia Giudiziaria, con inoltro di comunicazioni di notizie di reato all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dal maltrattamento agli animali a carico di cittadini, di cui uno reo di aver legato un cane ad un veicolo trascinandolo per il paese, denunciato un nucleo familiare che occupava abusivamente la casa del custode della scuola da circa sei anni, in materia di Terra dei fuochi intensificati i controlli sequestrato un veicolo che trasportava rifiuti speciali e denunciato il titolare.

Sequestrato un manufatto all’interno dell’Istituto Autonomo Case Popolari trasformato in discarica abusiva, vari controlli in materia edilizia con relativi sequestri di alcuni appartamenti risultati abusivi ed elevate sanzioni per aver violato il DPR 380/2001, sequestri di ciclomotori per guida senza casco, chiusura di una pescheria
priva di autorizzazione operante al centro della città aperta da più di dieci anni al titolare è stata elevata una sanzione di 5000 euro, intervento alle sei del mattino del 02 giugno durante il volo degli angeli per mettere in sicurezza alcuni nuclei familiari per un incendio divampato in un appartamento per il quale la Giunta Comunale ha deliberato il conferimento di un Encomio e tante altre operazioni ancora.

Dopo l’immane lavoro svolto, la buona riuscita della Festa Patronale iniziata il 10 maggio e terminata il 30 giugno u.s. , arriva una lettera di minacce pesanti nella quale
viene ringraziato il Comandante Piricelli per il lavoro che sta svolgendo, si evidenzia che la presenza si vede e si sente e che di certo non vi era bisogno dello stesso per mettere le situazioni a posto che da anni nessuno vedeva ed erano normali. Nella lettera viene detto al Colonnello “Non vuoi capire e fartene una ragione. Limitati a fare certe cose, questi sono solo consigli che vogliamo darti in modo amichevole. Così puoi lavorare in serenità, sei una persona intelligente comprendi che le cose possono finire male.” In rilievo immagini che rappresentano uno sceriffo, una pistola ed una bara e la frase finale dove viene augurato buono e proficuo lavoro. Inoltre viene consigliato di accettare il suggerimento nel segno della pace della tranquillità in modo da evitare il riposo eterno. Per tale reato il Comandante Piricelli ha notiziato l’Autorità Giudiziaria.

(Comunicato stampa)

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