Pronta a riaprire l’ex S.S.87 nel tratto compreso tra lo svincolo di Orta di Atella e Frattamaggiore

Pronta a riaprire l’ex Strada Statale 87 nel tratto compreso tra lo svincolo di Orta di Atella e quello di Frattamaggiore. Il via libera è della Città Metropolitana di Napoli (gestore della strada), che con una nota ufficiale del 12 luglio 2019 della Direzione Viabilità ha dato l’ok alla riapertura.

La chiusura del tratto avvenne l’11 settembre 2018, dopo una riunione in Prefettura con il Comune di Frattamaggiore, la Regione Campania (proprietaria dell’arteria stradale) e gli organi della Polizia di Stato da cui emersero, alla luce di quanto riportato in uno studio commissionato all’ATI Politecnica della Seconda Università di Napoli sul sistema dinamico e monitoraggio dei ponti, problematiche di carattere strutturale.

A seguito di ulteriori studi e verifiche, si è avuta la possibilità di riaprire il tratto, con la limitazione per i mezzi di portata a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, ed incanalati su di un’unica corsia di marcia appositamente delimitata ricadente sulla mezzeria dell’impalcato.

Dunque, dopo aver trasmesso gli atti alla Polizia Stradale, i Carabinieri della Legione Campania ed i Comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano, Caivano e Orta di Atella, la Direzione Amministrativa della Città Metropolitana ha disposto la riapertura del tratto per il giorno 20 luglio 2019.

“E’ stato un lavoro di cooperazione – ha dichiarato il consigliere delegato alle strade della Città Metropolitana – che ha visto all’opera tante professionalità. Abbiamo lavorato incessantemente per consentire agli automobilisti di poter nuovamente percorrere il tratto. Naturalmente la nostra priorità è la sicurezza stradale, e solo dopo aver ricevuto le opportune e dovute rassicurazioni tecniche, si è deciso di consentire nuovamente la riapertura del ponte ma con limitazione. Ci scusamo con i cittadini e le tante attività sul territorio per il disservizio e ringrazio i tecnici e i funzionati per il lavoro svolto”, conclude Cacciapuoti.

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