Si complica la vicenda della sfiducia ai danni del primo cittadino di Sant’Antimo, il medico Aurelio Russo. Come apprende Teleclubitalia.it, il provvedimento con cui tredici consiglieri comunali hanno sfiduciato il sindaco presenta un vizio di forma e non sarebbe valido. Contestualmente, però, i tredici uomini della vecchia maggioranza hanno già rassegnato le dimissioni, che di per sé sono irrevocabili.
La procedura di surroga
A questo punto scatterà la procedura di surroga prevista dalla legge. I consiglieri dimissionari e firmatari della mozione di sfiducia cederanno il posto ai primi non eletti per ogni rispettivo seggio. La procedura avverrà per il tramite del Consigliere anziano. Quasi certamente, però, verrà presentato ricorso e l’impasse burocratico non conoscerà una immediata soluzione. A sbrogliare la matassa potrebbe essere il giudice amministrativo.
Comunicato del comune di Sant’Antimo sulla sfiducia
“Nelle more delle procedure di comunicazione alla Prefettura – si legge in una nota stampa diramata a mezzo social network -, gli Uffici Comunali competenti hanno rilevato l’irregolarità di una delle tredici sottoscrizioni. Nello specifico, le generalità riportate nell’atto, non corrispondano ai dati anagrafici di uno dei Consiglieri Comunali firmatari dello stesso. Gli Uffici hanno, pertanto, provveduto a comunicare tale circostanza alla Prefettura di Napoli”.
Poi la conclusione: “In attesa che gli organi competenti si pronuncino sulla questione, in via cautelare, stante la Convocazione già in essere del Consiglio Comunale per le prossime date del 22 e 23 luglio, il consigliere anziano sta procedendo alla surroga dei dodici consiglieri comunali dimissionari, al sol fine di poter consentire il regolare lo svolgimento del Consiglio”.
Il precedente di Giugliano
Nell’area nord di Napoli esiste un precedente simile. A Giugliano, la mozione di sfiducia ai danni del secondo esecutivo di centrosinistra di Giacomo Gerlini, negli anni ’90, presentò un irregolarità formale. Anche in quel caso si procedette alla surroga dei consiglieri dimissionari.