Presi i rapinatori di Quarto che hanno gravemente ferito Diego Scaramuccio. Sono tre giovani di Pomigliano d’Arco. A localizzarli Carabinieri a Castel Volturno, nell’abitazione della mamma di uno dei tre, dopo indagini flash.
La rapina
Il 20 luglio, poco dopo la mezzanotte, 3 malfattori hanno fatto irruzione in una sala scommesse di Quarto, con volto travisato e armati di pistole. Un rapinatore ha fatto sdraiare tutti i clienti a terra, un altro si è diretto verso il retro del bancone, chiuso al pubblico da una porticina, il terzo ha puntato l’arma contro l’anziano dipendente.
Hanno sparato 6 volte: 5 contro la porticina, ad altezza d’uomo, colpendo il dipendente; un altro colpo è stato sparato dal secondo soggetto che ha infilato la mano armata nella fessura per il passaggio delle banconote. Nonostante l’uomo fosse riverso a terra sanguinante, i due hanno aperto la cassaforte e portato via 950 euro. Poi sono corsi fuori e si sono allontanati a bordo dell’auto sulla quale erano arrivati. La vittima è stata fortunatamente soccorsa da alcuni clienti che hanno chiamato il 118 così l’uomo è stato trasportato immediatamente in ospedale dove è stato operato d’urgenza visto che 4 colpi lo hanno raggiunto al fianco sinistro ed era in pericolo di vita.
Gli arresti
I i carabinieri della compagnia di Pozzuoli e della tenenza di Quarto hanno identificato i 3 malviventi la sera stessa e li hanno localizzati a Castel Volturno. in un’abitazione in uso alla madre di uno dei tre. Sono tutti di Pomigliano d’Arco ed hanno rispettivamente 22, 18 e 29 anni.
I militari dell’Arma hanno esaminato i video delle telecamere installate nell’esercizio e raccolto diversi indizi a loro carico, quali impronte palmari e digitali lasciate sulla porta del centro scommesse, tatuaggi ed alcuni abiti indossati al momento della rapina. In cucina, inoltre, hanno rinvenuto la refurtiva. Il rotolo di banconote era su una mensola. trovata anche l’auto, parcheggiata poco distante. Gli uomini della Benemerita hanno sottoposto a sequestro denaro, auto e abiti usati per il colpo. La vittima è tuttora ricoverata in prognosi riservata ma non rischia più la vita.