Caserta. Truffa ai danni della sanità, in arresto la sorella dell’ex boss Scotti

Caserta: truffa ai danni della sanità pubblica locale. Avevano attuato una truffa milionaria ai danni del sistema sanitario pubblico. In manette l’ex primario di patologia clinica dell’ospedale di Caserta e sua moglie,Vincenza Scotti, nonchè sorella dell’ex super latitante Pasquale Scotti.

Le indagini

Secondo le indagini dei Nas, il primario, approfittando del suo ruolo di dirigente, avrebbe posto a carico dell’azienda ospedaliera, le spese del laboratorio Sanatrix, gestito da sua moglie. Il tutto reso possibile dalla complicità di un’infermiera, che in cambio del suo silenzio avrebbe ricevuto dalla coppia diversi benefici.

La donna si sarebbe fatta pagare viaggi a Ischia e Capri, inoltre avrebbe chiesto una somma di denaro. Tale somma le è servita per corrompere un ufficiale dell’Esercito Italiano, affinché il figlio della donna superasse il concorso per l’accesso alle forze armate. A tal proposito anche il militare è ora sottoposto ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La truffa milionaria

Le indagini hanno dimostrato il coinvolgimento anche di due rappresentanti di ditte fornitrici dell’ospedale di Caserta. Gli uomini, in cambio di mazzette e di viaggi, avrebbero attestato a carico dell’azienda ospedaliera forniture in realtà consegnate al laboratorio clinico Sanatrix. La truffa ai danni dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano ammonta a un milione e 800mila euro.

A questa truffa, ai danni della sanità pubblica, si è giunti tramite intercettazioni telefoniche, avvenute tra il 2015 e il 2017, periodo in cui l’ospedale era commissariato per infiltrazioni camorristiche. In questo lasso di tempo il 10% delle analisi fatte risultare a carico dell’ospedale erano in realtà eseguite al Sant’Anna per conto del laboratorio Sanatrix.

Ora l’ex primario e sua moglie sono ai domiciliari, mentre l’infermiera loro complice, in carcere.

 

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