Pozzuoli. Sono ore febbrili quelle che si stanno vivendo dopo la tragedia del piccolo Davide Marciano, il bimbo di quasi 4 anni morto nella piscina al Kora di Pozzuoli, durante un matrimonio. I poliziotti del Commissariato di Pozzuoli stanno provando a ricostruire gli attimi immediatamente precedenti alla tragedia per accertare le eventuali responsabilità.
Il tuffo in piscina
Era da poco passata la mezzanotte quando tanti bambini si sono tuffati nella piscina. Il piccolo Davide era nudo, non aveva il costumino con sé perché i genitori – Luigi e Rosa – non avevano programmato che potesse fare il bagno. Non è chiaro, però, se il bimbo sia stato spogliato dopo dai soccorritori, durante le manovre di rianimazione, oppure se si fosse spogliato da sé seguendo gli altri amichetti che si tuffavano in vasca. Ma è certo, ad ogni modo, che i piccoli avessero già mangiato. Chi dovesse sorvegliare Davide e i cuginetti e impedire loro di entrare in contatto con l’acqua per evitare congestioni o malori, saranno le indagini a chiarirlo.
I soccorsi
La prima a vedere il corpicino della vittima galleggiare in acqua, a pancia in giù, è stata un’animatrice, nel frattempo impegnata ad assistere una bambina di 8 anni che stava avendo un rigurgito. Quando la ragazza ha assistito alla scena, ha lasciato la bimba e si è tuffata in acqua per salvare Davide. Non appena il suo corpo è stato portato a bordo vasca, le attenzioni di tutti gli invitati, raccolti intorno ai tavoli, si sono concentrate su di lui. Così come riporta Il Mattino, il padre ha riferito alla Polizia che quando hanno trascinato il figlio fuori dall’acqua aveva vomitato. Un dettaglio non da poco, che potrà fare luce sulle cause del decesso del bimbo. Non si esclude, a questo punto, che sia morto a seguito di un’improvvisa congestione intestinale. Una risposta definitiva arriverà probabilmente dall’esame autoptico che la Procura ha disposto sulla salma del bimbo. Domani, all’istituto di medicina legale del II Policlinico, verrà eseguita l’autopsia.
Il lutto per Davide Marciano
Sono momenti difficili perla famiglia Marciano e per tutti i parenti del bimbo. Quando il piccolo è stato caricato sull’ambulanza dallo stabilimento di Lucrino dove si stava festeggiando il matrimonio, tra i tavoli è calato un silenzio surreale. Si vocifera che la sposa, presa dalla disperazione, si sia tolta l’abito, mentre gli altri invitati provavano a darsi coraggio attendendo le prime notizie dall’ospedale. C’è chi parlava di coma o di un semplice malore. Nessuno immaginava la tragedia che si stava consumando. Dalla gioia e dall’euforia si è passati al lutto in una manciata di secondi. La notizia, intanto, ha fatto presto il giro della città di Maddaloni, dove il piccolo viveva con i genitori e i due fratellini, nel rione Santa Margherita. Il sindaco Andrea De Filippo ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia e valuterà se istituire una giornata di lutto cittadino il giorno dei funerali che dovrebbero tenersi a metà della prossima settimana.