Gli ha schiacciato la testolina durante il parto e l’ha ucciso. E’ l’orrore di cui si è macchiata la mamma, Olga Iacob, martedì sera, a Vallo della Lucania. Il bimbo è deceduto durante il parto mentre la donna cercava di metterlo al mondo.
Il dramma di Olga Iacob
Così come riporta il Mattino, la donna moldava ha avuto le doglie nella sua abitazione di Angellara, frazione di Vallo, in provincia di Salerno. Lì lavorava come badante. Quando le si sono rotte le acque, ha tentato di partorire da sola, ma avrebbe premuto sulla testa del neonato provocandogli ferite mortali al cranio. A quel punto avrebbe chiuso il piccolo deceduto in una valigia e, sanguinante, si sarebbe recata al pronto soccorso. Ora è accusata di omicidio. Dopo un ricovero di due giorni nel reparto di ginecologia, oggi i medici la dimetteranno. Ha avuto una copiosa emorragia.
I punti oscuri
Restano tanti i nodi da risolvere. Perché Olga non ha detto a nessuno di essere incinta? E perché non ha chiesto aiuto durante i dolori del parto? E ancora: perché ha occultato il corpicino del figlio in una valigia? La Procura della Repubblica indaga su di lei e intanto ha disposto il fermo. Sulla salma del neonato invece il procuratore capo di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, ha ordinato un esame autoptico che potrà fare definitiva luce sulle cause del decesso.
L’omicidio
A uccidere il piccolo probabilmente una manovra sbagliata durante il parto. Quando Olga Iacob ha provato a tirarlo fuori, deve aver preso la testa del neonato nel tentativo di metterlo al mondo, gli ha provocato lo schiacciamento del cranio e altre ferite ossee. A quel punto l’emorragia forte che l’ha costretta a chiedere aiuto. Prima però ha avvolto il corpo piccolo in un asciugamano, poi in una busta di plastica e quindi nella valigia dove è stato ritrovato dai carabinieri. Ieri mattina i militari della Scientifica di Salerno hanno effettuato un dettagliato sopralluogo all’interno dell’abitazione in cui la donna viveva in cerca di prove e indizi.