Macchie su tutto il corpo e febbre alta. Sono i sintomi dell’ennesimo caso di meningite che spaventa la città di Napoli. Una bimba di due anni di Boscotrecase è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Cotugno, da sempre specializzato in malattie infettive.
I sintomi: meningite a Napoli
Da tre giorni la piccola del vesuviano accusava una febbre insolita. Su tutto il corpo erano comparse anche delle lesioni emoraggiche, segno di un’infezione generalizzata in corso nell’organismo. A quel punto i genitori hanno capito che non era una normale influenza e hanno deciso di portare la bimba al pronto soccorso dell’ospedale Santobono. I medici hanno subito capito che quelle macchie di cui era cosparso il corpicino della minore erano troppo sospette. Dopo una serie di accertamenti è arrivato il verdetto: la piccola è affetta da meningite. Bisogna agire subito.
Il ricovero
A quel punto il personale del Santobono non ha perso tempo e ha disposto l’immediato trasferimento della piccola paziente al Cotugno, reparto malattive infettive. Le sue condizioni di salute sono considerate critiche. Nelle prossime ore si valutarenno tutte le terapie necessarie a salvare la bimba di Boscotrecase.
Cos’è la meningite?
Meningite è il termine con cui i medici identificano un processo infiammatorio a carico delle meningi. Le meningi sono le membrane di rivestimento del sistema nervoso centrale (SNC), con funzioni protettive nei confronti di encefalo e midollo spinale. Le principali cause di meningite sono le infezioni virali, batteriche e fungine. Tra le meningiti di tipo infettivo, la meningite di tipo batterico è la più pericolosa: può avere conseguenze permanenti, se non addirittura causare la morte.
I primi sintomi della meningite sono indipendenti dal germe che causa la malattia, e si manifestano in genere con dolori alle gambe e alle giunture, piedi e mani fredde ed un colorito della pelle alterato. In alcuni casi i sintomi possono essere scambiati con quelli di una normale influenza. I soggetti maggiormente a rischio di contagio sono i bambini, che frequentano luoghi chiusi come le aule della scuola e dove sono a stretto contatto l’uno con l’altro.